L’Archivio Andres Neumann si apre al pubblico
Sabato 7 maggio 2016, alle ore 17, presso il Funaro Centro Culturale di Pistoia verrà presentata la pubblicazione Inventario dell’Archivio Teatrale Andres Neumann, a cura del dottor Andrea Ottanelli, che ha effettuato l’inventariazione dell’intero archivio professionale del produttore internazionale a cui sono legati i nomi di Tadeusz Kantor, Peter Brook, Bob Wilson, Bread and Puppet, The Living Theatre, Meredith Monk, Pina Bausch, Dario Fo, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassmann, Enrique Vargas e molti altri.
Da quella data e grazie a questo volume il materiale dell’Archivio sarà finalmente disponibile al pubblico per la consultazione e sul sito MIBACT http://siusa.archivi.beniculturali.it/reg-tos/ sarà possibile, a breve, scorrere l’indice di tutti i documenti presenti. Per l’occasione interverranno Andrea Ottanelli, curatore dell’inventario Andres Neumann, Massimiliano Barbini, responsabile del Fondo Andres Neumann presso il Funaro Centro Culturale (struttura che lo custodisce a seguito della donazione del 2010), Diana Toccafondi (direttore della Soprintendenza Archivistica per la Toscana).
L’occasione è particolarmente importante perché la “fruibilità” di un archivio è insieme alla “conservazione” e alla “valorizzazione” caratteristica indispensabile all’efficacia di un archivio. Nel 2014 la Soprintendenza Archivistica per la Toscana ha dichiarato l’Archivio “di interesse particolarmente importante” e nello stesso anno il dottor Ottanelli ha iniziato a esaminare e inventariare gli oltre 70.000 documenti che testimoniano circa 50 anni di vicende artistiche di rilevanza mondiale e che compongono un pezzo di Storia del Teatro Contemporaneo.
Neumann è fondatore dell’agenzia Andres Neumann International, una delle più originali agenzie teatrali del mondo, specializzata nella produzione, organizzazione e distribuzione di spettacoli di prestigio: il che ha voluto dire, ad esempio, aprire trionfalmente le porte dell’America al teatro di Dario Fo e Vittorio Gassman, “esportare” il polacco Andrzej Wajda a New York e il giapponese Gran Kabuki in Italia, accompagnare lo svedese Ingmar Bergman a Spoleto, co-produrre con cinque città europee il Mahabarata di Peter Brook e ancora realizzare tre opere di Pina Bausch, coinvolgendo tre città di due continenti. L’Archivio Andres Neumann custodisce documenti quali rassegna stampa, fotografie, progetti, dossier di compagnie, contratti, corrispondenza, manifesti, riviste, raccolti dal 1955, oltre a disegni, caricature, lettere autografe originali degli artisti, copioni, testi, appunti, materiali audiovisivi, che riflettono in modo vivo e diretto i rapporti tra il conduttore dell’agenzia e i suoi artisti, che raccontano la genesi, la programmazione e i viaggi per il mondo di spettacoli che hanno lasciato un impronta nella storia del teatro, che ci parlano anche dell’atmosfera culturale del nostro paese, quando, a partire dalla fine degli anni ’70, una gran voglia di nuovo comincia a soffiare tra i titoli dei cartelloni teatrali: una voglia di nuovo che Andres Neumann International intercetta e incoraggia, lasciando un’impronta nelle abitudini dei programmatori e del pubblico che è forse il suo lascito più importante e duraturo.
Questo evento chiude un percorso iniziato nel 2009 quando l’Archivio era stato sottoposto ad un primo riordinamento a cura di Giada Petrone, e ad una parziale digitalizzazione dei documenti da parte dell’Università di Firenze, sotto la direzione scientifica del professor Renzo Guardenti e la cura della dottoressa Maria Fedi e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
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